L’impianto dentale, questo sconosciuto

L'impianto dentale o impianto endosseo è un dispositivo medico chirurgico utilizzato per sopperire alla perdita o alla mancanza congenita di uno o più elementi dentali. L’implantologia è la migliore soluzione sia per le riabilitazioni funzionali che per le riabilitazioni estetiche. Principalmente la tecnica consiste nell’inserimento di una vite in titanio (materiale anallergico che non implica rigetto) nell’osso mandibolare o mascellare con il quale andrà ad intraprendere un processo di solidificazione chiamato osteointegrazione.

L’impianto è costituito da tre elementi:

  • la vite endossea, che fa le veci della radice del dente perso
  • l’abutment o moncone implantare, che raccorda la vite e la protesi che sostituirà il dente
  • la protesi o corona dentale, che sostituisce il dente estratto o mancante ed è realizzabile in diversi materiali (ceramica – zirconio – resine)

L’impianto si realizza in due momenti. In una prima fase con l’inserimento della sola radice artificiale (la vite endossea) per favorire il processo di osteointegrazione in assenza di carico masticatorio e lasciando riposare la gengiva fino a completa guarigione, in un secondo momento si procede con la fase di creazione su misura e di implementazione della protesi visibile che sostituisce il dente (corona). Il tipo più usato ha forma cilindrica o tronco-conica ed è fornito di elementi spiraliformi alla base per consentire l’ancoraggio endosseo. Può supportare singole corone, ponti o arcate complete.

L’inserimento della vite viene effettuata in anestesia locale e in totale assenza di dolori post-traumatici nelle ore e nei giorni successivi.

L’implantologia è una tecnica sicura e ampiamente collaudata da decenni, tuttavia la risposta è soggettiva e dipende dalla condizione dei tessuti, dalla salute del paziente e da abitudini e stili di vita che possono interferire con l'osteointegrazione.

A oggi i casi di successo implantare si attestano intorno al 98% delle riabilitazioni implantari e l’igiene orale del paziente successiva al trattamento implantare è la prima causa di insuccesso dell’implantologia.

È importante affidarsi a professionisti seri e referenziati e non cadere nella trappola delle tante offerte di sedute veloci e all-inclusive, spesso pubblicizzate in Italia e praticate oltreconfine, che ostacolano il rispetto dei tempi tecnici e fisiologici, il rapporto diretto fra operatore e paziente nonché il monitoraggio continuo del decorso postoperatorio e del mantenimento del risultato negli anni.

Per favorire la durata dell’impianto e scongiurare complicazioni è fondamentale che sia pianificato a priori valutando il numero dei singoli elementi e la loro posizione, in base agli elementi dentari esistenti e mediante simulazioni per garantire carichi biomeccanici opportuni.

In presenza di osso e gengive sani un impianto ben osteointegrato può durare anche tutta la vita.

×